Bonus pubblicità: credito d'imposta al 50%.
Articolo di Money
Il bonus pubblicità è un credito d'imposta per imprese, lavoratori autonomi
Bonus pubblicità 2020, dal 1° settembre si possono inviare le domande per ottenere il credito d'imposta sugli investimenti pubblicitari.
Tante le novità che il decreto Rilancio ha apportato alla normativa del bonus, allargando le maglie dei requisiti.
Il modulo per effettuare la domanda è stato pubblicato dall'Agenzia delle Entrate il 28 agosto, insieme alle istruzioni per la compilazione. Sul sito del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria invece si trovano le FAQ, le risposte alle domande frequenti.
I fondi a disposizione, però, non sono molti: solo 40 milioni di euro per gli investimenti sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e 20 milioni di euro per investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Vediamo quindi quali sono le ultime novità sul bonus pubblicità, quali sono i requisiti e le scadenze da rispettare per vedere andare a buon fine la propria domanda.
Bonus pubblicità 2020: novità sui requisiti dei beneficiari e scadenza
Il bonus pubblicità è un credito d'imposta per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali istituito nel 2018 per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari incrementali su:
- stampa quotidiana e periodica cartacea e online;
- emittenti televisive locali;
- emittenti radiofoniche locali.
Nel 2020 c'è un'importante novità introdotta dal decreto Rilancio: viene meno il requisito dell'aumento dell'1% degli investimenti pubblicitari realizzati tra quest'anno e il 2019 sugli stessi mezzi d'informazione.
Ma le novità introdotte dal decreto-legge del 19 maggio non finiscono qui. Se, da un lato, ha "ammorbidito" i requisiti per richiedere il bonus, dall'altro lato il provvedimento ha diminuito l'entità del credito d'imposta, facendolo passare dal 75% al 50% del valore degli investimenti effettuati (sempre nel rispetto dei limiti dei regolamenti dell'Unione europea in materia di aiuti "de minimis").
Inoltre, il bonus potrà essere richiesto anche per gli investimenti sulle emittenti televisive nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Bonus pubblicità 2020: modulo e istruzioni per fare domanda dal 1° settembre
L'invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta è dal 1° settembre, con scadenza al 30 settembre 2020.
Per fruire del credito d'imposta, i soggetti interessati devono presentare:
- la suddetta comunicazione, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell'anno agevolato;
- la "Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati" per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l'accesso al credito d'imposta, presentata in precedenza, sono stati effettivamente realizzati nell'anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti necessari.
Il credito d'imposta riconosciuto -stabilito con provvedimento del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria- è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24.
La comunicazione per l'accesso al credito d'imposta e la dichiarazione sostitutiva sono presentate al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, direttamente da parte dei soggetti abilitati o tramite i soggetti incaricati.
Di seguito le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate per la corretta compilazione del modulo:
Il primo passo, dunque, è l'invio della comunicazione per l'accesso al credito d'imposta, da effettuare durante e non oltre il mese di settembre 2020.
La dichiarazione sostitutiva, invece, va inviata dal 1° al 31 gennaio 2021.
L'Agenzia delle Entrate specifica che le comunicazioni presentate nel marzo 2020 restano valide.
Bonus pubblicità 2020, i documenti da conservare
Nelle FAQ sul sito del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria viene chiarito un aspetto molto importante: i documenti per la domanda per il bonus pubblicità.
Il Dipartimento chiarisce che al momento della domanda (tantomeno all'invio della dichiarazione sostitutiva) non deve essere allegato nessun documento.
Il richiedente, ovvero il soggetto beneficiario, deve conservare i seguenti documenti, da mostrare all'Agenzia delle Entrate in caso di controlli:
- fatture (ed eventualmente copia dei contratti pubblicitari);
- attestazione sull'effettuazione delle spese sostenute.
Se invece la comunicazione telematica è stata trasmessa da un intermediario abilitato, i documenti da conservare sono:
- copia della comunicazione per l'accesso;
- copia delle dichiarazioni sostitutive previste nel modello, compilate e sottoscritte dal richiedente;
- copia di un documento di identità dello stesso richiedente.
Articolo a cura di www.money.it